Il 26 gennaio, sei mesi dopo le imponenti manifestazioni in Valsusa, un’operazione della Procura di Torino ha portato a perquisizioni in tutta Italia e all’arresto di ventisei militanti NO-TAV tra questi, Maurizio Ferrari. Ferrari è stato trasferito il 16 giugno dal carcere di Milano a quello di Cuneo da cui, in concomitanza con un presidio solidale, è stato dirottato in quello di Ferrara. La macchina poliziesca – giudiziaria continua ad accanirsi e a criminalizzare tutti quelli che si oppongono all’opera devastatrice che il TAV ha dimostrato di essere. Le condizioni indegne in cui riversa la Val Clarea, lo scempio compiuto durante i lavori dell’alta velocità in Mugello come lo smaltimento illecito dei rifiuti, il prosciugamento dei torrenti e l’inquinamento delle falde acquifere, giusto per segnalare i casi più gravi causati da questo imponente e deleterio progetto. Continue reading