SOLIDARIETA’ AL CSOA LAMBRETTA

Apprendiamo dello sgombero del CSOA Lambretta di Milano. Non siamo sorpresi visto che l’aria di sgombero tirava da giorni sui cieli milanesi, ma non smettiamo di indignarci per le risposte politiche e di gestione dell’ordine pubblico.

Le tre palazzine che affacciano su piazza Ferravilla sono state occupate nello scorso febbraio dai ragazzi del collettivo Lambretta che hanno creato un percorso, in sinergia con gli abitanti del quartiere di Lambrate, di rivalorizzazione del quartiere stesso e degli stabili, sede precedentemente  deputata a “sala del buco” e di spaccio.

Gli stabili sono di proprietà dell’ALER, la stessa agenzia che aveva al suo vertice l’ex-assessore alla Casa Zambetti venuto agli onori delle cronache per traffico di droga e, nei giorni scorsi, per i voti di scambio con la ‘ndrangheta.

Zambetti, firmatario e perciò mandatario di tale sgombero, insieme a tutta la giunta regionale lombarda hanno incaricato i servitori dello Stato di agire nei propri interessi, [Quali dunque? Quelli degli amici degli amici? In nome di chi agiscono dunque le forze dell’ordine?] così vicini a quelli del crimine organizzato.

L’esperienza del Collettivo Lambretta, che si inserisce in un percorso di lotta e di autoorganizzazione sempre più rilevante in Italia, in risposta all’unica scelta che ci impone il sistema liberista, esce dai confini della città di Milano e attraversa anche le strade della nostra città. Per questo va difeso ora e sempre, a Milano come a Ferrara e in qualsiasi altro posto.

A chi ancora sostiene l’illegalità della pratica dell’occupazione, senza accorgersi di come il sistema occupi illegalmente ogni ambito della sua vita, diciamo che l’occupazione illegale è percorso fondamentale, vitale, generatrice dal momento  che fa scoppiare contraddizioni interne al finto ordine e alla finta sicurezza difese dai mafio-legalisti.

Ai compagni e alle compagne del Lambretta la nostra solidarietà e vicinanza!

Resistere è vita!

Lab. Sancho Panza-Ferrara


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