I SOGNI NON SI SGOMBERANO

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ZAM è sotto sgombero. Una storia biennale di socialità e conflitto è minacciata dalla mano speculativa che vuole ridare all’abbandono gli stabili di via Olgiati 12 a Milano.

Due anni di luce e vita in due immobili abbandonati e sottratti alla città. Una riappropriazione legittima, non solo perchè restituisce alla cittadinanza gli spazi che le appartengono, ma anche perché, nascendo in un periodo di crisi, è riuscita a dare una valida risposta agli sprechi dovuti all’abbandono e al sottoutilizzo di stabili in quartieri popolari e senza servizi per la comunità (dalle palestre alle aule studio, dal cinema ai concerti…).

Due anni, tanto quanto noi, che da altrettanto tempo proviamo, nel nostro piccolo, a praticare autogestione e conflitto, e a promuovere cultura dal basso. E’ la condivisione di questo percorso comune che ci fa schierare senza se e senza ma al fianco dei compagni e delle compagne di ZAM.

Sappiamo bene il valore di quei sogni che si sono realizzati e si realizzano nella pratica dell’Alternativa e nel vedere crescere un progetto, uno spazio sociale, giorno per giorno. Questi sogni, queste luce nel grigio delle nostre città vanno difesi ad ogni costo. Fino alla fine.

Assieme ai fratelli e alle sorelle di ZAM.

Laboratorio Sancho Panza Ferrara


JUNIOR SPREA live e spaghettata di autofinanziamento

Grande serata alla Resistenza per inaugurare la stagione estiva e dunque riaprire lo spazio esterno del centro sociale.
Spaghettata di autofinanziamento per le spese legali del laboratorio Sancho Panza, a seguire JUNIOR SPREA live.
Il concerto inizia alle 9!
Ingresso: 1 Euro può bastare

http://www.facebook.com/juniorspreaofficial
https://www.youtube.com/watch?v=3fNSW4fMerI

8aprile 2013

8aprile 2013

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LA NOSTRA MEMORIA, LA VOSTRA CONDANNA!

Scendiamo nuovamente in piazza per denunciare l’ennesimo atto d’intollerabile violenza ai danni della famiglia Aldrovandi.

Condanna e disgusto sono forse termini ancora troppo morbidi per definire l’atteggiamento e le parole pronunciate dagli aderenti al sindacato di polizia Coisp. Ma ricordiamo come anche altri esponenti sindacali della polizia avessero già usato epiteti poco rispettosi nei confronti dei genitori di Federico.
Le analisi da enunciare sarebbero diverse, ci preme tuttavia sottolineare alcuni aspetti.
Primo. Il conflitto interno tra organi che dovrebbero rappresentare entrambi lo Stato, dimostra ancora una volta la fascistizzazione dell’apparato di polizia, la quale ormai non tralascia di criticare e offendere nemmeno lo stesso sistema giudiziario che dovrebbe tutelare. Sono troppe le vittime di poliziotti e carabinieri al lavoro, per pensare ancora che ci si trovi davanti ad un mondo sano con poche mele marce: è di fatto l’esatto contrario!
Secondo. La condanna degli agenti. Ricordiamo intanto bene i loro nomi: Paolo Forlani, Monica Segatto, Enzo Pontani e Luca Pollastri. La condanna inflitta rappresenta un precedente unico per la storia italiana, quest’aspetto non può che essere positivo. Tuttavia resta ancora esorbitante il divario tra cittadini normali e “tutori dell’ordine”.
Un esempio: il 6 luglio 2009 i quattro poliziotti vengono condannati in primo grado a 3 anni e 6 mesi di reclusione per “eccesso colposo in omicidio colposo”. Omicidio colposo.
Appena tre giorni dopo Salvatore Scognamiglio è stato condannato a tre anni di carcere per il furto di un pacchetto di wafer dal valore di 1 euro e 29 cent. Il signor Scognamiglio aveva dichiarato: “Mi vergogno, ma avevo fame”. Un pacchetto di wafer.

Ultimo aspetto assai allarmante e non di poco conto.
Ricordiamo che tra cinque mesi i quattro condannati saranno di nuovo per le strade di Ferrara a pattugliare e gli indagati del processo “Aldrovandi bis” sono tutt’ora in servizio presso la Questura locale.
Questa è la disuguaglianza palese e oggettiva che viviamo ogni giorno. La legge non è uguale per tutti!

L’ora del silenzio è terminata, gridiamo forte perché “verità e giustizia” per Federico Aldrovandi e per tutte le altre vittime della repressione sia una voce sola contro ogni forma di sopruso e violenza da parte degli organi dello Stato.

34R – Lab. Sancho Panza – Collettivo Ecoresistenti – UDS Ferrara


Programma da venerdì 22 a giovedì 28marzo

programma mostra


Resistere per continuare a esistere

A distanza di poco più di sette anni dall’omicidio di Federico Aldrovandi un camper organizzato dal sindacato di polizia coisp vaga per il ferrarese per “portare solidarietà ai propri colleghi”, Enzo Pontani, Monica Segatto, Paolo Forlani e Luca Pollastri, colpevoli della morte di Federico. Continue reading


Le opere soffrono la solitudine del maratoneta?

Ho sempre amato, negli inglesi, la capacità di distinguere nettamente la solitudine ricercata da quella subita e il saperlo fare sin dalla scelta del vocabolo con cui designarle. Mi chiedo se non sarebbe più facile accettare la condizione potendola definire correttamente. Del resto, una parola nasce dalla consapevolezza e, in ultima istanza, da essa può partire la ricerca di una soluzione. Continue reading


Crisi greca: miseria, rabbia e lotte sociali

Qualche giorno fa, alcuni agricoltori hanno deciso di distribuire viveri davanti al ministero delle politiche agricole, come forma di protesta contro le misure messe in atto dal governo nei loro confronti. Di quella manifestazione un’immagine ha sconvolto la società greca e ha fatto il giro dei media mondiali: quella delle mani tese a supplicare per una busta di arance.GREECE-FARMERS-POVERTY-FOOD Continue reading


Ci Volete Morti?

CVM


PROGRAMMA AGGIORNATO FINO AL 18FEBBRAIO

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Il sopruso silente – Mostra fotografica

manifesto1A marzo al CSA La Resistenza avremo il piacere di ospitare una mostra fotografica itinerante sulla violenza onnipresente nella società odierna ed in particolare nel sistema carcerario.

Il desiderio degli organizzatori è di favorire la partecipazione di artisti locali le cui opere affianchino quelle di artisti di tutta Italia.

Per chi fosse interessato a partecipare con foto o scritti (in prosa o in versi) può scrivere a noncresco@gmail.com.

Qui trovate degli spunti sul tema della mostra: note per gli artisti