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A difesa degli spazi autogestiti

Il Laboratorio Sancho Panza esprime la propria solidarietà e complicità ai/alle ragazzi/e del Municipio dei Beni Comuni che questa mattina hanno tentato di rioccupare l’Ex Colorificio di Pisa, riaprendo le porte di uno spazio lasciato di nuovo all’abbandono e al degrado, dopo lo scorso sgombero.

Ribadiamo la necessità di riaprire e riappropriarsi di spazi vuoti per renderli vivi attraverso percorsi partecipativi sottraendoli agli interessi economici e alle speculazioni di pochi. Sottolineiamo e denunciamo a gran voce chi invece, questi sporchi meccanismi, li unge d’olio sporcandosi le mani, nello specifico l’amministrazione di centrosinistra, dimostrando una volta di più un’abissale lontananza dalla volontà e dai desideri della cittadinanza.

Una situazione analoga a quella che si sta prospettando a Palermo, dove all’Ex Karcere occupato è stata recapitata un’ordinanza di sgombero, previsto per mercoledì 11dicembre, dall’amministrazione comunale di Leoluca Orlando, in quota RC-La Rete 2018.

Al Municipio dei Beni Comuni, all’Ex Karcere e a tutti gli spazi autogestiti minacciati di sgombero e/o chiusura va la nostra vicinanza e solidarietà.

 

Laboratorio Sancho Panza-Ferrara


TERRITORI URBANI, SAPERI E DIRITTI: TRA PROPRIETA’ E PROCESSI DI LIBERAZIONE

TRE GIORNI DI SEMINARI, TAVOLI DI LAVORO E ARTE A FERRARA

INFO: seminari@radiostrike.info – Beppe 3931289870

Il 13, 14, 15 Dicembre come Collettivo 34R e Radio Strike proponiamo un appuntamento seminariale con l’intenzione di produrre una pratica di conricerca, volta ad installarsi nei problemi pragmatici che emergono ogni giorno dalle nostre lotte e ad interrogare il mondo comune che abitiamo dal punto di vista di chi desidera e sperimenta delle pratiche di resistenza e di liberazione.

Le giornate seminariali saranno costruite attorno a momenti teorici, a tavoli di lavoro e ad eventi performativi che attraverseranno gli spazi universitari e quelli resistenti. Infatti, crediamo che proprio nel transitare tra il mondo universitario e gli spazi autogestiti si possano rendere operanti gli elementi e i rapporti di conflittualità tra il comando del capitale e il lavoro vivo che produciamo dentro e fuori le sedi accademiche.

Ci muoveremo in queste tre giornate indagando il problematico rapporto tra proprietà e comune, nei modi in cui si determina nel discorso giuridico, nella produzione e fruizione dei saperi e nella governance del territorio.

Se il capitale, come già Marx aveva previsto, è eminentemente finanziario e la ricchezza di cui si nutre è quella del corpo e delle intelligenze nella loro generale produttività, allora contro i meccanismi di estrazione, di accumulazione e di appropriazione della ricchezza prodotta dal nostro agire sociale, affermiamo che il valore degli spazi e dei saperi debba fondarsi su pratiche inclusive di partecipazione e di modificazione dell’esistente. Il valore di un territorio urbano è quello sedimentato dalle significazioni e dai vissuti, è quello costantemente trasformato dal lavoro vivo delle nostre differenze e da quanto quest’ultimo arricchisca l’ambiente e sappia restituirlo più ricco di virtualità, più ospitale, più aperto e capace di liberare desideri e tracciare linee di fuga.

Vi invitiamo a partecipare alla costruzione di questo percorso molteplice ed eterogeneo, convinti che solo dalla riflessione comune, dalla condivisione e dall’incontro diretto possano sorgere risposte collettive ai problemi che il nostro tempo ci pone.

Di seguito, schematicamente, qualche indicazione sui temi che verranno discussi:

Nei tavoli di lavoro cercheremo di condividere ed interrogare le pratiche virtuose conquistate nei territori, senza distinzioni di merito tra produzione materiale ed immateriale (dagli orti condivisi alle radio libere, da Genuino Clandestino alle forme di licenza come il Creative Commons o il Copy Left), per intensificare processi di autonomia ed eterogenesi ed individuare delle modalità di diffusione ed interconnessione dei nostri saperi e del nostro concreto operare. Riconosciamo la necessità di ricomporre lotte differenti e di disegnare orizzonti condivisi per legittimare le pratiche di auto-valorizzazione delle nostre relazioni e dell’ambiente.

Quali sono le forme di riappropriazione del comune, inteso dal punto di vista della produzione e dell’agire biopolitico, capaci di criticare e sabotare il sistema di cattura del capitale e delle sue logiche proprietarie?

Accanto a questo passaggio, riteniamo centrale un confronto tra i comitati che si battono, in vario modo, per rivendicare un’autonomia nella gestione dei territori e nell’accesso alle risorse. Il problema fondamentale è come sottrarre i territori dal vincolo di comando e sfruttamento a cui sono sottoposti, come attuare pratiche di riappropriazione che siano realmente in grado di affermare che il comune va gestito da chi vi accede, lo produce, lo ama e lo difende.

Infine il tavolo che si confronta con le politiche in atto nelle amministrazioni comunali rispetto al vincolo di bilancio, ci permetterà di sondare i limiti e il raggio di azione delle vie istituzionali. Insistiamo nel motivare che l’interesse per questa prospettiva deriva dalla volontà di cartografare il presente nel segno delle linee di rottura che possiamo intravedere. Alcuni esempi ci mostrano che queste linee di frattura possono essere forzate in favore di scelte politiche locali che diano la priorità ai diritti dei cittadini, dell’ambiente e di coloro che lo attraversano.

I momenti di riflessione teorica verteranno intorno al problema di pensare e praticare un Diritto alla Città, secondo differenti prospettive. In primo luogo, si tratterà di interrogare il sapere e il potere giuridico come forme di disciplinamento e come campo di forze nel quale siamo implicati e nel quale ci chiediamo come portare avanti una pratica consapevole, destituente ed attiva, capace di tradurre, anche con strumenti normativi, i processi di liberazione e di emancipazione insorgenti dal piano immanente delle lotte. Nel solco di questa conflittualità operante, da più voci dei movimenti e della società civile, emerge l’urgenza di immaginare e realizzare una Costituente del comune, capace di riguadagnare i diritti,  costantemente espropriati dal modello mercantilista del capitalismo tecno-finanziario, ad un’esistenza degna, singolare e collettiva.

In secondo luogo, intendiamo coniugare due tra le critiche più radicali al capitalismo, quella ecologica e quella marxiana. Dunque, approcceremo in maniera critica le teorie del valore, il diritto di proprietà nell’urbe e la riappropriazione-produzione del comune e del welfare.

Il punto di vista dell’ecosofia e dell’ecologia politica ci permetterà di percorrere il divenire-urbano dei nostri territori, all’incrocio tra prassi simboliche e materiali, radicando la critica al modello capitalista sul terreno di un triplice concatenamento: “reinvenzione dell’ambiente e dei rapporti con ciò che ci circonda, mutazione del campo sociale, nascita di nuove soggettività”.[1]

Per un approfondimento rimandiamo al Documento Politico allegato.

 


[1] Cavalleti A., Intervista impossibile a Felix Guattari, EWT, http://ecowebtown.eu/n_1/it/cavalletti_it.html

 

PROGRAMMA

VENERDì 13/12

–          Seminari (h18.30 – 21.30)

  1. Legittimità e illegalità – Quando la lotta costituisce nuovo diritto?  – S.Chignola (UniPD)
  2. Sapere e obbedienza. Docilità e disciplina nei saperi giuridici  – dialogo tra G. De Michele (UniPD) e A. Somma (UniFE)

–          Teatro (h 21.30)

Inaugurazione mostra fotografica @ CPS La Resistenza

SABATO 14/12

–          Seminari (h 10.30 – 14.00)

  1. Ecosofia ed ecologia critica – T. Villani (direttrice Millepiani)
  2. Diritto all’Urbe – Produzione di valore e di soggettività nella metropoli – A. Amendola (UniSA) e A. Quarta (Uni Piemonte Orientale)

–          Tavoli (h 15.30 – 18.30)

  1. Web radio e net-attivismo (spostato alle h11)
  2. Riconversione urbana ed esperienze virtuose
  3. Comitati in lotta per il territorio

–          Concerto (h21)

Dalle h 11 inaugurazione di Genuino Clandestino – Campi Aperti @CPS La Resistenza

DOMENICA 15/12

–          Tavoli (h 10.30 – 13.30)

  1. Proprietà e saperi: tra Diritto d’autore e SIAE
  2. Amministrazione della città – quali spazi di manovra? Dove e come si prendono le decisioni?
  3. Spazi autogestiti e autoproduzione del sapere

–          Plenaria (h 15.30 – 18.00)

I seminari si terranno presso Palazzo Bevilacqua Costabili (sede Facoltà di Economia), Via Voltapaletto, 11 – Ferrara  Aula EC1

I tavoli, i pranzi e gli eventi serali si terranno presso il CPS La Resistenza, via della resistenza 34, Ferrara

Per partecipare alla costruzione dei tavoli:
– Tavolo “Comitati in lotta per il territorio”: comitati@radiostrike.info
– Tavolo “Pratiche virtuose e riconversione urbana”: pratichevirtuose@radiostrike.info
– Tavolo “Amministrare la città: quali spazi di manovra?”: amministrazione@radiostrike.info
– Tavolo “web radio e net-attivismo”: webradio@radiostrike.info
– Tavolo “Diritto d’autore e SIAE”: dirittoautore@radiostrike.info
– Tavolo “Autoproduzione dei saperi e spazi liberati”: saperi@radiostrike.info

INFO: info@radiostrike.info – Beppe 3931289870

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